lunedì 15 settembre 2008

Apre a Cosenza il Consolato per i Romeni in Italia


Dopo più di due anni, saranno attivi da questo mese i tre nuovi consolati di Bologna, Cosenza e Trieste. Il Governo romeno ha dato il via libera alla nomina di tre diplomatici di carriera alla guida delle tre rappresentanze.

Notizie utili per i romeni che vivono in Italia. Dopo un iter lungo più di due anni, le autorità di Bucarest attiveranno da questo mese tre nuovi consolati a Bologna, Cosenza e Trieste. Il Governo romeno ha dato il via libera alla nomina di tre diplomatici di carriera alla guida delle nuove rappresentanze diplomatiche: Dan Eugen Pineta, ex direttore dell’Accademia di Romania a Roma diventa così console a Bologna; Petre Liţiu a Cosenza ed infine Radu Octavian Dobre a Trieste.

L’esecutivo ha nominato un nuovo console anche a Torino, dopo che l’ex capo della missione era entrato in conflitto con il ministro romeno del Lavoro che lo accusava di non aver organizzato al meglio l’ultima “borsa lavoro” per gli immigrati romeni che vogliono rientrare in patria. Il nuovo console, Iulia Buje, arriva direttamente da Lione, dove aveva diretto il consolato generale romeno, e vanta una lunga esperienza diplomatica in Italia, avendo ricoperto già l’incarico di console generale a Milano tra il 1998 e il 2002. L’apertura dei tre consolati romeni mira rafforzare la rete dei consolati generali (Milano, Roma, Torino) e dei cinque consolati onorari (Firenze, Treviso Asolo, Genova, Trento, Bari), ma anche i rapporti bilaterali italo - romeni.

La nomina dei nuovi consoli avviene a pochi giorni dal primo vertice congiunto dei governi italiano e romeno, che si terrà il prossimo 9 ottobre a Roma. “In contemporanea - ha annunciato Ovidiu Silaghi, ministro romeno per le Piccole e medie imprese, durante il suo primo incontro a Bucarest con Mario Cospito, il nuovo ambasciatore d'Italia in Romania - il governo romeno lancerà a Roma, Milano e Torino una nuova campagna per promuovere l'immagine della Romania”.
”Il tutto – ha aggiunto Silaghi - perché, anche se in Romania si contano 26.400 imprese a capitale italiano e 327 voli settimanali verso l'Italia, molti italiani non conoscono il potenziale imprenditoriale, turistico e culturale romeno”.

Nessun commento: