mercoledì 27 agosto 2008

Razzismo e morti bianche, l’ignoranza della nostra Italia

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLE ACLI ANDREA OLIVERO

Andrea Olivero è il presidemte nazionale delle Acli. A pochi giorni dalla partenza della Carovana per il lavoro sicuro (sarà alla Mostra del cinema di Venezia il prossimo 4 settembre) e di fronte a continue notizie legate ad un rigurgito razzista nel nostro Paese lo abbiamo intervistato proprio per ragionare con lui di questi due temi. Raccogliendo anche la sua adesione alla Carovana.

I temi in risalto in questa metà d’anno trascorsa sono razzismo e morti bianche. Siamo di fronte ad una crisi dei valori?
Certamente sono argomenti importanti e pongono sotto i nostri occhi una questione seria: nel nostro paese alcuni principi e valori che davamo per acquisiti, in realtà non si sono compiute. Sul razzismo noi pensavamo, anche come popolo di emigranti, di averlo sconfitto. Invece stiamo mostrando molta debolezza, la nostra Italia deve essere più umile e domandarsi come sta educando i propri figli. La battaglia sulle morti sul lavoro ha visto l’ impegno assiduo di associazioni e sindacati ma tutto ciò non ha ancora portato a grandi risultati.

Gli episodi di razzismo sono sottovalutati poiché non se ne coglie la diffusione ideologica?
Credo che non ci sia, per fortuna, razzismo codificato né forze politiche che inneggiano ad esso, ma atteggiamenti che legittimano fenomeni razzisti: per esempio la continua associazione immigrato delinquente oppure musulmano estremista, aiuta questa ventata di episodi razzisti

Lei ha aderito alla carovana bianca quanto è importante affrontare il tema delle morti bianche
È importantissimo se noi non associamo il tema dei diritti al lavoro al diritto alla vita, il lavoro diventa una merce. Andare a tutelare un lavoro dignitoso e la sicurezza sul lavoro è determinante per la dignità del lavoro stesso. L’elemento chiave è l’uomo e il metro di valutazione è la dignità del lavoro, lì risiede il nodo, rispetto anche ai piccoli soprusi.

Quanto i massmedia possono fare contro morti bianche e la lotta al razzismo?
Sono convinto che possono fare moltissimo, e la cosa fondamentale è che possono trasmettere cultura e informare i cittadini sulla realtà che li circonda.

Cioè?
Sia le morti sul lavoro che il razzismo sono fenomeni accomunati da un unico tema, l’ignoranza, in un caso non si conosce l’altro e nell’altro non si conosce il pericolo, i mass media possono aiutare a colmare questo vuoto informando il Paese

Presidente Olivero cosa si aspetta dall’inizio del nuovo anno politico?
Chiederei alla politica di affrontare in maniera seria i grandi il problemi del Paese che nè la destra né la sinistra sono riusciti a risolvere ecco perché chiedo che si cerchi di evitare demagogia e interventi spot e si cominci ad affrontare insieme i problemi del Paese.

(Intervista di Tania Passa per www.articolo21.info)

mercoledì 20 agosto 2008

CLANDESTINO A CHI?

Storie di "pericolosi irregolari" nel numero di luglio della rivista delle Acli
Il presidente Olivero sulla politica di piazza «prolungamento della televisione»

Roma, 1 agosto 2008 - Negli ultimi mesi la presenza di immigrati senza documenti nel nostro Paese sembra essere diventato il vero problema del Paese. L'esercito nelle strade. Lo stato di emergenza nazionale proclamato in tutto il territorio. Ma a chi ci riferiamo quando parliamo di irregolari? Provano a spiegarlo nelle Acli nell'ultimo numero di Aesse (Azione sociale), il mensile associativo da oggi consultabile anche online, che dedica a questo tema la copertina e il primo piano: "Clandestino a chi?", storie di "pericolosi irregolari" in Italia.

Le altre storie raccontate in questo numero: i ragazzi minorenni del carcere di Nitida: "All'inferno ci sono già stato"; la vita delle famiglie "extralarge"; i giovani italiani in Australia. Le esperienze positive di Scommessa Italia: l'orto dei non vedenti a Torino. Dalle Acli di Venezia, i "Gas che fanno bene", i gruppi di acquisto solidale che permettono alle famiglie di risparmiare, tutelare l'ambiente e sostenere le piccole imprese locali. Dalle Acli di Milano, la rivista bilingue Albanoi, per favorire l'integrazione tra italiani e albanesi.

Gli editoriali. Il presidente delle Acli Andrea Olivero sui rischi della politica in piazza, «che può essere strumentalizzata da parte di chi non ha interesse che siano i cittadini a far sentire la propria voce, ma al contrario che tutti ascoltino la loro. In una situazione di democrazia mediatica (...) la piazza diviene un prolungamento della televisione, un fondale per lo spettacolo di una minoranza». L'economista Luigi Campiglio sull'impennata inflazionistica, che riguardando soprattutto i beni alimentari, gli affitti e i trasporti, «riduce in misura maggiore il tenore di vita delle famiglie con i redditi più bassi». Quindi Roberto Della Rocca, dell'Associazione italiana vittime del terrorismo, che racconta l'altra faccia degli "anni di piombo", quella poco illuminata dai riflettori dei media, il silenzio, il dolore e la dignità dei familiari delle vittime che chiedono giustizia contro chi tenta di indurre all'oblio la memoria collettiva.

lunedì 11 agosto 2008

Accompagnamento dovuto anche in mancanza di permesso di soggiorno per mancata titolarità di reddito

È manifestamente irragionevole subordinare l'attribuzione di una prestazione assistenziale quale l'indennità di accompagnamento – i cui presupposti sono la totale disabilità al lavoro, nonché l'incapacità alla deambulazione autonoma o al compimento da soli degli atti quotidiani della vita – al possesso di un titolo di legittimazione alla permanenza del soggiorno in Italia che richiede per il suo rilascio, tra l'altro, la titolarità di un reddito”. In questo senso si è espressa la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 306 depositata il 30 luglio scorso, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell'art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Finanziaria 2001) e dell'art. 9, comma 1, del Testo Unico sull’immigrazione, nella parte in cui escludono che l'indennità di accompagnamento possa essere attribuita agli stranieri extracomunitari soltanto perché essi non risultano in possesso dei requisiti di reddito già stabiliti per la carta di soggiorno ed ora previsti per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. “L'indennità di accompagnamento di cui all'art. 1 della legge n. 18 del 1980 – è affermato nella sentenza - rientra tra le provvidenze che, in presenza dei relativi presupposti di carattere sanitario, devono essere riconosciute a chiunque, purché legittimamente presente in modo stabile sul territorio nazionale”. Con queste motivazioni, la Corte “dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2001), e dell'art. 9, comma 1, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) – come modificato dall'art. 9, comma 1, della legge 30 luglio 2002, n. 189 e poi sostituito dall'art. 1, comma 1, del decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3 – nella parte in cui escludono che l'indennità di accompagnamento, di cui all'art. l della legge 11 febbraio 1980, n. 18, possa essere attribuita agli stranieri extracomunitari soltanto perché essi non risultano in possesso dei requisiti di reddito già stabiliti per la carta di soggiorno ed ora previsti, per effetto del decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3 (Attuazione della direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo) per il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”.

domenica 10 agosto 2008

Permesso di soggiorno

PERMESSI PSE\PSE.jpg

Al fine di evitare lunghe ed inutili code allo sportello dell'Ufficio Immigrazione della locale Questura, nonché dei Commissariati di P.S. di Rossano, Castrovillari e Paola, sono stati creati due elenchi in formato PDF dai quali si possono evincere i permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari pronti per la consegna.

Gli elenchi, nel rispetto della privacy sono formati da soli caratteri alfanumerici riscontrabili sulla ricevuta di presentazione dell'istanza o sulla ricevuta postale ( numero bollettino - numero assicurata ) in possesso del richiedente.

Il cittadino extracomunitario che riscontra sugli elenchi l'avvenuta definizione della propria pratica, può ritirare il documento presso l'ufficio in cui ha presentato l'istanza, solo i PSE devono essere ritirati presso lo sportello dell'Ufficio Immigrazione della Questura.

Link:

PERMESSI DI SOGGIORNO ELETTRONICI: http://questure.poliziadistato.it/file/1310_2401.pdf

PERMESSI DI SOGGIORNO CARTACEI:
http://questure.poliziadistato.it/file/1310_2400.pdf




martedì 5 agosto 2008

Stranieri in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno: emanata la circolare che consente il transito attraverso i Paesi Schengen

Il Consiglio e la Commissione europea hanno accolto la richiesta del Ministero dell’interno per consentire il transito nei Paesi europei anche con la sola ricevuta postale agli stranieri in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. L’agevolazione non è estesa a chi è in attesa del primo rilascio del permesso di soggiorno per ricongiungimento e lavoro e in tutti gli altri casi.

Con telegramma del 28 luglio, la Direzione centrale dell’immigrazione del Dipartimento della pubblica sicurezza ha comunicato che il Consiglio e la Commissione europea hanno accordato le richieste di facilitazioni di transito nei Paesi europei in favore dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Il transito riguarda i Paesi Schengen che sono: Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta.
Di conseguenza, nel periodo corrente dal 1 agosto 2008 al 31 gennaio 2009, gli stranieri che hanno presentato richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno potranno recarsi all’estero e fare ritorno in Italia anche attraverso le frontiere terrestri, aeree e marittime dei Paesi europei a condizione che siano in possesso dei seguenti documenti:
- passaporto o documento equipollente;
- ricevuta postale attestante l’avvenuta richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno;
- titolo di soggiorno scaduto.
Diverso è il caso degli stranieri che sono in possesso della ricevuta di Poste Italiane S.p.a. attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio del primo permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare. Costoro potranno far ritorno nei Paesi di origine e successivamente rientrare in Italia, a condizione che:
- l’uscita ed il rientro in Italia avvengano attraverso lo stesso valico di frontiera;
- il viaggio non preveda il transito attraverso altri Paesi Schengen, essendo lo stesso precluso;
- lo straniero esibisca il passaporto, o il documento di viaggio equipollente, unitamente al visto d’ingresso dal quale desumere i motivi del soggiorno (lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare) e la ricevuta di Poste Italiane S.p.a.;
- il personale preposto ai controlli di frontiera dovrà procedere alla timbratura del documento di viaggio e della ricevuta all’atto dell’uscita e del rientro del titolare di tali documenti.
Il Ministero ricorda inoltre che al di la della temporanea facilitazione, i cittadini stranieri che sono in attesa del primo rilascio del permesso di soggiorno per ricongiungimento o per lavoro, o del rinnovo degli stessi e di tutte le altre tipologie, possono in qualunque momento uscire e rientrare dall’Italia, alle condizioni sopra descritte, senza attraversare i Paesi Schengen, in qualunque momento.