Andrea Olivero è il presidemte nazionale delle Acli. A pochi giorni dalla partenza della Carovana per il lavoro sicuro (sarà alla Mostra del cinema di Venezia il prossimo 4 settembre) e di fronte a continue notizie legate ad un rigurgito razzista nel nostro Paese lo abbiamo intervistato proprio per ragionare con lui di questi due temi. Raccogliendo anche la sua adesione alla Carovana.
I temi in risalto in questa metà d’anno trascorsa sono razzismo e morti bianche. Siamo di fronte ad una crisi dei valori?
Certamente sono argomenti importanti e pongono sotto i nostri occhi una questione seria: nel nostro paese alcuni principi e valori che davamo per acquisiti, in realtà non si sono compiute. Sul razzismo noi pensavamo, anche come popolo di emigranti, di averlo sconfitto. Invece stiamo mostrando molta debolezza, la nostra Italia deve essere più umile e domandarsi come sta educando i propri figli. La battaglia sulle morti sul lavoro ha visto l’ impegno assiduo di associazioni e sindacati ma tutto ciò non ha ancora portato a grandi risultati.
Gli episodi di razzismo sono sottovalutati poiché non se ne coglie la diffusione ideologica?
Credo che non ci sia, per fortuna, razzismo codificato né forze politiche che inneggiano ad esso, ma atteggiamenti che legittimano fenomeni razzisti: per esempio la continua associazione immigrato delinquente oppure musulmano estremista, aiuta questa ventata di episodi razzisti
Lei ha aderito alla carovana bianca quanto è importante affrontare il tema delle morti bianche
È importantissimo se noi non associamo il tema dei diritti al lavoro al diritto alla vita, il lavoro diventa una merce. Andare a tutelare un lavoro dignitoso e la sicurezza sul lavoro è determinante per la dignità del lavoro stesso. L’elemento chiave è l’uomo e il metro di valutazione è la dignità del lavoro, lì risiede il nodo, rispetto anche ai piccoli soprusi.
Quanto i massmedia possono fare contro morti bianche e la lotta al razzismo?
Sono convinto che possono fare moltissimo, e la cosa fondamentale è che possono trasmettere cultura e informare i cittadini sulla realtà che li circonda.
Cioè?
Sia le morti sul lavoro che il razzismo sono fenomeni accomunati da un unico tema, l’ignoranza, in un caso non si conosce l’altro e nell’altro non si conosce il pericolo, i mass media possono aiutare a colmare questo vuoto informando il Paese
Presidente Olivero cosa si aspetta dall’inizio del nuovo anno politico?
Chiederei alla politica di affrontare in maniera seria i grandi il problemi del Paese che nè la destra né la sinistra sono riusciti a risolvere ecco perché chiedo che si cerchi di evitare demagogia e interventi spot e si cominci ad affrontare insieme i problemi del Paese.
(Intervista di Tania Passa per www.articolo21.info)